In data 4 maggio 2018 ho partecipato con alcuni colleghi al Convegno “Le città del futuro. Aver cura dei nostri territori” svoltosi presso il Palazzo delle Stelline a Milano.
Un momento di riflessione che apre all’importante appuntamento romano del 5/7 luglio 2018 rappresentato dall’VIII Congresso Nazionale degli Architetti italiani.
Tra i temi centrali, la competizione già in essere tra le grandi città che sta indirizzando la trasformazione urbana e impegnando le politiche locali verso ambiti legati alla qualità della vita, ovvero la mobilità, la digitalizzazione, la riduzione di CO2, le energie alternative.
Quale esempio del differente approccio allo sviluppo sostenibile dei centri urbani sono stati analizzati Amburgo, Londra, Lubiana e Parigi.
Tutto ciò nella consapevolezza della peculiarità e della eterogeneità delle città e dei territori italiani, e quindi dei loro bisogni, ma soprattutto di come, in questo contesto, l’architettura – anzi la buona architettura – rappresenti un bene comune dal punto di vista culturale, sociale ed economico.
I temi centrali del dibattito sono stati presentati e discussi con esperti italiani e stranieri, del mondo dell’accademia e delle professioni, invitati a presentare i lori studi e le ultime ricerche sulle tematiche rilevanti dell’architettura del futuro e del vivere città e territori.
Tra gli altri, Lluìs Comeròn Graupera, presidente del Consiglio Superiore Collegio Architetti di Spagna, che ha portato l’esperienza della nuova legge dell’architettura della Catalogna; Remigio Ratti, professore titolare emerito dell’Università di Friburgo e Alberto Winterle, presidente dell’Associazione Arco Alpino, che hanno puntato l’attenzione sulle modalità del fare architettura tra densificazione, spopolamento, mutamenti sociali e economici, con un focus su innovazione, tecnologia e nuova mobilità; Stefano Della Torre, direttore del dipartimento ABC del Politecnico di Milano e Marco Edoardo Minoja, direttore del Segretariato Regionale del MiBACT della Lombardia, che hanno indagato il patrimonio architettonico e il paesaggio con un’attenzione alla tutela, alla valorizzazione e al progetto; Alessandra Bazzani, avvocato, Leo Cavalli, titolare dello studio Oneworks e Nathalie Gilson, assessore alle Finanze del Comune di Bruxelles già alle Politiche Urbanistiche, che hanno sviluppato una riflessione sulle norme del progettare, tra burocrazia, evoluzione delle leggi e semplificazioni.
Per approfondimenti: www.architettilombardia.com